Tutti abbiamo appreso dei fatti di
cronaca che hanno innalzato al livello di guardia la domanda di
sicurezza, soprattutto nelle grandi città. Ultimo di essi,
l'efferato omicidio dell'orefice a Milano.
Non c'è più tempo per le riflessioni:
i commercianti hanno fretta di vedere tutelati la loro vita e il loro
lavoro. E hanno ragione. Lo Stato e la Politica, anche su questo
versante, risultano inadeguati e inconcludenti. Non ci si può più
accontentare delle rituali dichiarazioni agli organi di stampa.E per
favore, risparmiateci le strumentalizzazioni di parte: tutti i
cittadini meritano sicurezza, indipendentemente che siano
commercianti o operai, italiani o stranieri, poveri o ricchi.E' ora
di finirla di demonizzare l'intervento dei privati nella vigilanza,
l'uso delle armi per difesa personale da parte dei cittadini che
abbiano i requisiti per possederne, l'uso intelligente della
videosorveglianza. Quanto alle forze dell'ordine, le stesse vanno
meglio attrezzate, retribuite e organizzate. Ma rassegnamoci al fatto
che in società di massa non è possibile mettere un poliziotto di
scorta per ogni cittadino a rischio e pertanto una diffusione
controllata delle nozioni e degli strumenti di difesa personale è il
futuro, da affrontare e gestire serenamente. Esistono fasce di
cittadini (tra cui proprio i commercianti) disposti a spendere per la
loro sicurezza, facciamo in modo che queste risorse vengano impiegate
per far crescere l'occupazione delle aziende che si occupano di
vigilanza e di fabbricare armi per la difesa personale. Come già
avvenuto in altri paesi, anche più piccoli del nostro ma più
esposti a rischi diffusi, abituiamoci ad una educazione di massa
all'uso consapevole delle armi prima che si crei il paradosso che il
malintenzionato abbia libero accesso ad esse, contrariamente al
cittadino indifeso. E tutto ciò, nel rispetto della coscienza di
ognuno, sia una libera scelta e non un obbligo. Non significa quindi
scaricare dalle spalle dello Stato precise responsabilità ma
metterlo in condizione di intervenire più efficacemente là dove sia
più opportuno e necessario. Come usiamo dire spesso, cerchiamo di
non essere pure su questo il fanalino di coda dell'occidente. Chi si
scandalizza di ciò vive su un altro pianeta e spesso è il più
scortato e tutelato di tutti. Evitiamo di aspettare passivamente
l'uccisione del prossimo commerciante, della prossima ex fidanzata o
la prossima strage nell'asilo da parte dello squilibrato di turno.
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