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Da www.ansa.it
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'Pagati non per lavorare, ma per scioperare'
'Troppe tasse, vorrei assumere ma non ci riesco'
27 novembre, 17:25
Martin è l'esponente locale di Icr (Imprese che resistono), giovane associazione di commercianti, artigiani, piccole imprese e partite Iva chiamati a raccolta oggi per una serrata nazionale di quattro ore contro le tasse troppo alte. "Vorrei assumere un dipendente in più - rivela Martin - ma non ci riesco. A me un lavoratore costa 3.800 euro al mese, in tasca al dipendente vanno 1.500 euro; 1.700 sono di tasse e 500 di cassa edile. Non è possibile andare avanti così". Aggiunge: "Vorrei una legge che mi dicesse: assumi a un costo più basso e poi se io, Stato, in cantiere trovo un lavoratore in nero tu chiudi. Oggi invece chi vuole fare le cose in regola non ce la fa. E prolifera il lavoro nero, tanto l'imprenditore al massimo prende 2.000 euro di multa e finita lì". Nel Tigullio circa 250 attività hanno aderito alla serrata.”””””””””
COMMENTO ALAPMI-AGL
Lavoratori Artigianato e Piccole e Medie Imprese:
L'AGL guarda con interesse a queste
nuove associazioni (ICR. CONFAPRI, ecc.) che danno voce alle imprese
che stanno per morire nel nostro Paese. Condividiamo molte delle loro
proposte e non escludiamo futuri contatti, confronti e iniziative
comuni. Come ALLEA (lavoratori edilizia) http://allea-agl.blogspot.it
da tempo ci siamo scagliati contro l'obbligo di adesione alla Cassa
Edile (partita con le migliori intenzioni ma oggi, di fatto,
l'ennesimo regalo della burocrazia ministeriale a carrozzoni di
emanazione sindacale) e come ALP (lavoratori pubblici)
http://alp-agl.blogspot.it
abbiamo fatto molto di più, attraverso precise proposte , per dire
chiaramente che è ingiusto che il lavoro dipendente venga tassato in
quella maniera e in quelle dimensioni, suggerendo ai lavoratori del
settore come rendersi protagonisti del cambiamento, riscattandosi una
volta per tutte dall'immagine con cui vengono dipinti. Aggiungiamo
pure un ulteriore costo, quello della piccola corruzione a beneficio
di funzionari pubblici infedeli, che molte PMI sono costrette a
subire. Una cosa però la vorremmo dire: così come queste nuove
esperienze associative stanno mettendo l'accento su argomenti
trascurati dal grande associazionismo imprenditoriale e dalle grandi
imprese, dicendo cose sacrosante, dimostrino di essere innovativi
anche su un altro piano , non meno importante: la necessità che si
volti pagina in merito al comportamento recente, di ogni tipo di
impresa o datore di lavoro, nei confronti dei diritti di ogni
lavoratore. Se è vero infatti che imprenditore e lavoratore nelle
micro, piccole e medie imprese sono molte volte solidali perchè
vivono gomito a gomito , altrettanto frequentemente accade che
questi ambiti lavorativi si trasformino in inferno per tante persone
che spesso, anche sindacalmente, restano sole, senza tutele e
garanzie, vittime di leggi ingiuste là dove limitano le prerogative
sindacali per le aziende sotto i 15 dipendenti. Un lavoro sicuro e
dignitoso non è un lusso ma è condizione affinchè qualsiasi
impresa possa sopravvivere ed essere competitiva valorizzando il
fattore più prezioso. Non si chieda quindi ai lavoratori, seppure
anch'essi afflitti dalla crisi di rappresentanza delle loro vecchie
organizzazioni sindacali, in nome della lotta per la sopravvivenza,
di contribuire a costruire nuove ingiustizie né a rinunciare a far
valere , tramite un sano conflitto sociale, irrinunciabile nelle
democrazie e nelle economie libere, le loro legittime e più moderne
istanze
Per saperne , comunque, di più:
SITO ICR
http://www.impresecheresistono.org/
SITO CONFAPRI http://www.confapri.it/
ALAPMI-AGL Alleanza
Lavoratori Artigianato e Piccole e Medie Imprese aderente alla AGL